BP04: Officina Giovani/Cantieri Culturali

(emergenza, visibilità e selezione)

Pubblicato il 29/11/2007 / di / ateatro n. #BP2007 , 114

Officina Giovani/Cantieri Culturali e’ uno spazio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Prato che da anni sta portando avanti un programma rivolto alla produzione artistica giovanile. Uno spazio “pubblico”, gestito dal Comune di Prato, che vuole dare una risposta alle esigenze del mondo artistico giovanile.

Gli spazi di rappresentazione. On stage teatro

Una esigenza delle giovani compagnie, o delle formazioni non convenzionali, e’ sicuramente quella di spazi di rappresentazione dove far vedere il proprio lavoro, confrontarsi con un pubblico, avere l’opportunita’ di presentarsi agli operatori teatrali.
La rassegna On stage teatro e’ nata con questi intenti. Tutti i martedi’ sera, da ottobre fino ad aprile, presentiamo sul palcoscenico della Sala Eventi un giovane gruppo. Talvolta si tratta di gruppi gia’
noti, almeno a coloro che seguono il Teatro emergente, altre volte di gruppi veramente agli esordi, altre ancora di una opportunita’, anche per attori affermati, di sperimentare una fase di studio o di ricerca. Gli spettacoli non sempre rispondono a canoni estetici e professionali di alto livello, ma pensiamo che sia necessario offrire una opportunita’ di rappresentazione, accettando il rischio che questa scelta puo’ comportare.
Adriano Gallina ha sottolineato, nel suo intervento alle Buone Pratiche, che siamo di fronte ad un sistema dove la selezione avviene prima della visione.
Vogliamo offrire la possibilita’ di vedere il lavoro dei gruppi, prima di una successiva, logica, inevitabile selezione.
Lavoriamo sul coinvolgimento di un pubblico giovanile, che va dai ragazzi delle scuole medie superiori, agli universitari, ad un pubblico generico con il quale cerchiamo di attivare spazi di dialogo. La rassegna e’ seguita anche dagli operatori dei teatri o festival della Toscana, per i quali rappresenta comunque una opportunita’ di conoscenza sulle compagnie emergenti.

Workshop

Il tema della formazione e’ uno dei temi ricorrenti quando si parla di ricambio generazionale. Importanza di accesso alla formazione, ma anche rischio di un eccesso di formazione.
La linea che abbiamo seguito a Officina Giovani in questo anno si e’ strutturata su progetti formativi finalizzati prima di tutto alla conoscenza di una pratica organizzativa e delle forme nelle quali il sistema teatrale italiano e’ organizzato. Ci siamo resi conto che spesso,anche fra i giovani usciti dall’Universita’ o che hanno frequentato corsi di managment sullo spettacolo, l’universo teatro e’ un universo informe, dove le differenze fra teatri stabili pubblici, privati, di innovazione, circuiti, o compagnie non e’ ben definita. Ci siamo resi conto dell’importanza di momenti di incontro con gli operatori teatrali e di momenti di informazione sulle pratiche organizzative. Lo scorso anno Mimma Gallina ha tenuto cinque incontri sulle modalita’ di “navigazione” per le giovani Compagnie all’interno del sistema teatrale. Seminario che riprenderemo a febbraio del prossimo anno.
Cosi’ anche per altre discipline. Per la musica: Insider, corso di orientamento all’interno del sistema produttivo musicale condotto da Paolo Naselli Flores.Per l’arte organizzeremo a partire da febbraio un ciclo di incontri con critici, curatori di mostre, galleristi, artisti che parleranno della organizzazione del sistema dell’arte, delle pratiche fondamentali per l’organizzazione di una mostra etc.

Questa attivita’ piu’ propriamente “informativa” si accompagna ad un programma di workshop affidati ad artisti, che si sviluppa come momento di “scambio generazionale” e come opportunita’ di riflessione e di approfondimento interdisciplinare su specifiche tematiche.
Alcuni esempi: nella stagione 2006-2007, Armando Punzo ha condotto un laboratorio focalizzato sulla “destrutturazione” di quelle che sono le comuni convinzioni sul “fare teatro” e di ricerca delle vere motivazioni che spingono a praticarlo.
E’ attualmente in corso un progetto, condotto da Claudia Della Seta (regista italiana che vive e lavora a Tel Aviv) che si articolera’ nel corso di un annno. Partendo dai racconti di in gruppo di donne di culture e nazionalita’ diverse, si sta elaborando una drammaturgia che sara’ messa in scena nel prossimo anno e vedra’ la partecipazione di tutto il gruppo nell’allestimento dello spettacolo.
Altro progetto che iniziera’ alla meta’ di dicembre: Dialoghi sul movimento, progetto della Compagnia Kinkaleri, uno studio sul “movimento, che si sviluppera’ nell’arco di cinque mesi rivolto a giovani danzatori, attori e filosofi che intendono approfondire la propria pratica. La ricerca si svolgera’ in incontri periodici attraverso la commistione della pratica sul corpo e lo sviluppo di un pensiero filosofico coadiuvato dall’intervento di ospiti provenienti da discipline diverse (teatro:Claudia Castellucci, filosofia:Giorgio Agamben, un fisico da individuare ).

Altri corsi sono stati organizzati per le altre discipline. Massimo Barzagli (artista visivo) e Luisa Cortesi (danzatrice) hanno condotto un laboratorio di una settimana che ha prodotto una performance conclusiva dove i partecipanti erano coinvolti in uno gioco di spazi e di percezione visiva. Per l’arte, un laboratorio con Botto e Bruno, giovani artisti torinesi, al quale hanno partecipato giovani provenienti da discipline diverse (arte, teatro, architettura, designer) e’ stato un momento di studio urbanistico su un’ area collocata nel centro urbano di Prato, oggetto di ristrutturazione.
A febbraio Giovanni Ozzola, artista visivo, condurra’ un laboratorio dal titolo “Desire”, un percorso attraverso i desideri individuali, il cui esito finale sara’ una mostra.

Residenze. Spazi di lavoro.

Sono iniziati i lavori di ristrutturazione, all’interno dello spazio degli ex Macelli, dei due capannoni centrali che ospiteranno sale prova per il teatro, uno spazio per rappresentazioni teatrali, atelier per artisti, spazi espositivi, sale di registrazione musica, salette per incontri.
La possibilita’ della struttura di costruire incroci, scambi, occasioni di incontro, offre una grande opportunita’ . Pensiamo ad Officina Giovani come ad una struttura in grado di offrire una risposta alle esigenze delle giovani compagnie di spazi di lavoro. Una struttura in grado di ospitare per residenze brevi (con modalita’ che andremo a definire) il lavoro di gruppi. Come uno spazio dove poter sperimentare e confrontare linguaggi diversi. I progetti di residenza saranno definiti nel corse dei prossimi mesi.

Giovane critica e nuovi media.

La produzione artistica si supporta di un apparato critico in grado di leggerla, interpretarla, diffonderla. La produzione artistica del mondo giovanile, gli intrecci frequenti con nuove tecnologie, con nuovi ritmi e assonanze, spesso sfugge a chiavi di lettura consolidate.
Da qui l’esigenza di nuovi media, di linguaggi interpretativi diversi.
Un percorso sicuramente lungo che Officina Giovani sta sperimentando attraverso un progetto rivolto a giovani giornalisti, seguiti nel loro percorso da quattro tutor (uno per ogni disciplina: Federico Berti e Elisangelica Ceccarelli, Ernesto De Pascale, Luca Scarlini, PierLuigi Tazzi) in un percorso formativo che si e’ sviluppato a partire dallo scorso anno.
Alcuni ragazzi del gruppo hanno gia’ iniziato una collaborazione con radio e quotidiani locali.

L’ organizzazione

La necessita’ di inventarsi quotidianamente forme diverse di programmazione, diverse modalita’ organizzative e promozionali in funzione anche delle diverse discipline (arte, teatro, musica, video), spinge ad un lavoro continuo di sperimentazione anche in ambito organizzativo.
In questo ambito le pratiche in atto prevedono un largo spazio all’associazionismo giovanile che, con freschezza di idee e di intuizioni, costituisce un valido supporto alla struttura.
Il Festival Freeshout, interamente curato e organizzato dall’associazione omonima ne e’ un esempio, ma non solo. Ad aprile 2007 e’ stata ospitata la rassegna Ibsenear, interamente dedicata all’opera di Henrik Ibsen, organizzata dall’Associazione Arteriosa, composta da studenti o neo—laurendi del corso di laurea in Organizzazione di Eventi della Facolta’ di Lettere di Firenze.
Altre associazioni si sono costituite o si stanno costituendo, formate da giovani che vogliono sperimentare una professione in ambito organizzativo. A queste Officina si rivolge, sostenendole nel percorso e offrendo opportunita’ di pratiche organizzative.

Teresa_Bettarini

2007-12-12T00:00:00




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