SPECIALE ELEZIONI A Catanzaro il più giovane candidato sindaco di un capoluogo di provincia

Il rinnovamento di Scalzo, l'esperienza politica di Traversa

Pubblicato il 05/05/2011 / di / ateatro n. 134

A differenza del capoluogo calabrese, Catanzaro è stata governata negli ultimi anni da una giunta di centro-sinistra (guidata da Rosario Olivo) che ha avuto alcuni momenti di difficoltà tanto da arrivare – nel giugno del 2010 – alle dimissioni del Sindaco per il mancato raggiungimento della maggioranza sulla nomina di un revisore dei conti, dimissioni successivamente rientrate grazie ad un rinnovo di fiducia.
Olivo ha deciso di non rinnovare la propria candidatura ma di lasciare spazio a nuove proposte: l’alternativa per il centro-sinistra ha il volto di Salvatore Scalzo, il più giovane candidato sindaco di un capoluogo di provincia di tutta Italia (28 anni). E “rinnovamento” sembra essere la parola d’ordine della sua candidatura, per ricostruire e rinnovare radicalmente una città sopraffatta dall’incuria e dal degrado a partire dal Piano Strategico Comunale già adottato dalla giunta uscente. Scalzo, come molti altri candidati, ha voluto costruire un dialogo fitto con i cittadini per arrivare all’elaborazione del programma, da cui è scaturito il progetto di una città giovane, europea, efficiente, basata sul lavoro ma anche sulla cultura: non casualmente il sottotitolo del programma elettorale è “Catanzaro, città dell’accoglienza, della conoscenza e dell’innovazione”.
Alla luce di questo generale progetto di rinnovamento, nel programma (consultabile alla pagina http://www.salvatorescalzo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=86&Itemid=26) vengono elencati alcuni dei principali interventi progettati proprio per l’ambito culturale: l’istituzione di un Politecnico delle arti in cui confluiscano Accademia di Belle Arti, Conservatorio di musica e Scuole civiche di teatro; la creazione di una rete teatrale cittadina che si muova intorno al Politeama, al Masciari e al Cinema Orso; l’istituzione di una annuale Fiera del Libro. Nonostante le ottime intenzioni, il tutto sembra forse un po’ discontinuo e poco organico, meriterebbe forse un’ulteriore approfondimento.

Estratto dal programma

LA CITTÀ CHE CREA, LA CITTÀ CHE INCLUDE, LA CITTÀ CHE PRODUCE
La frammentazione sul piano urbanistico descritta nella prima parte del programma si riverbera anche sulle attività culturali, sociali ed economiche della nostra città. Vogliamo trasformare Catanzaro riorganizzando in modo coerente le numerose attività culturali, impegnandoci ad includere i cittadini attraverso politiche sociali innovative ed esaltando le competenze professionali, imprenditoriali, commerciali e intellettuali dei catanzaresi. Ci impegneremo per una maggiore equità fiscale, e cercheremo di opporci a forme di evasione ed elusione presenti sul territorio.

LA CITTÀ CHE CONOSCE
44. Verrà potenziata la biblioteca comunale nel suo patrimonio librario e migliorata nell’informatizzazione.
45. Costituiremo laboratori artistico-culturali di creatività in ogni quartiere all’interno dei quali troveranno posto biblioteche, sale studio, spazi esibizione per le associazioni, in modo da creare un circuito di libera iniziativa aperta a tutti.
46. Nei primi 30 giorni di governo cittadino verrà attivata una rete Wi-Fi accessibile in tutta la città completando gli sforzi messi in campo dall’amministrazione precedente.
47. La nuova amministrazione darà vita ad un Politecnico delle arti, in cui confluiranno l’Accademia delle belle arti, il Conservatorio e le Scuole civiche di teatro.
48. Fra i primi atti del governo cittadino richiederemo agli organi competenti di restituire alla città di Catanzaro la sede delle Soprintendenze regionali (architettonica, artistica e archeologica).
49. Costituiremo una rete di teatri cittadini che avrà come punto di riferimento il teatro Politeama e che prevederà la rinascita del Cinema Orso e la valorizzazione del Teatro Masciari. In questo contesto è, inoltre, prevista la costituzione di scuole di teatro e di scrittura creativa. Sarà incentivata la fruizione di spettacoli teatrali per le classi meno abbienti attraverso tariffe agevolate ed idonee scelte di programmazione, al fine di garantire ai cittadini di ogni quartiere ed ogni fascia di reddito pari opportunità socio-culturali.
50. Entro i primi sei mesi avrà inizio l’esperienza dell’Atelier delle arti nel complesso del San Giovanni, ravvivata da una interazione continua tra le diverse espressioni artistiche, aperta alla libera espressione dei cittadini e arricchita da un raccordo continuo con i grandi eventi internazionali.
51. Catanzaro diverrà sede di una fiera annuale del libro, il cui svolgimento sarà l’esito finale di una serie di attività che si terranno nelle varie zone della città durante l’intero anno.
52. Catanzaro città una e plurale richiede che vengano individuati momenti di aggregazione cittadina e di festa collettiva. In questa prospettiva si darà vita ad una sorta di giochi comunali con sfide fra i quartieri, organizzati usando il modello delle contrade ed avvalendosi delle associazioni presenti sul territorio.

Michele Traversa – candidato Sindaco di Catanzaro per il centro-destra – è già noto alla vita politica calabrese avendo ricoperto diversi ruoli istituzionali: attualmente deputato del PdL alla Camera, già presidente della Provincia di Catanzaro e Assessore regionale al Turismo. Queste esperienze politiche vengono evidenziate in chiave elettorale per sottolineare iniziative già realizzate per la città attraverso altri incarichi: tra queste, in ambito culturale, la creazione di due musei di rilevanza nazionale, il MUSMI e il MARCA, la collezione d’arte contemporanea all’aperto del Parco Internazionale delle Sculture e la biblioteca provinciale Chimirri.
Traversa vuole rilanciare il ruolo culturale della città di Catanzaro anche come occasione di sviluppo, e per far questo ritiene necessario ribaltare la precedente gestione descritta come estemporanea e fallimentare rispetto a molte delle principali istituzioni (il complesso monumentale di San Giovanni, il Teatro Politeama e il Masciari, l’Arena Magna Grecia etc). Le proposte si giocano essenzialmente sulla contrapposizione tra la trascorsa amministrazione comunale e altri interventi direttamente incentivati e realizzati da Traversa nei suoi precedenti incarichi, ma restano sostanzialmente dichiarazioni d’intenti senza un contenuto progettuale preciso.

All’indirizzo http://www.micheletraversa.net/index.php?option=com_content&view=article&id=30&Itemid=22
è disponibile il documento “UN PROGRAMMA PER LA RINASCITA DI CATANZARO” di cui riportiamo l’estratto sul tema

Estratto dal programma
LA CITTÀ DELLA CULTURA

Catanzaro può diventare una vera Città della cultura e della creatività, delle arti e dei saperi, una città dove tantissimi giovani possono formarsi, apprendere, specializzarsi, accrescere il proprio bagaglio culturale ed esprimere la propria creatività.
Il rilancio del ruolo culturale della città è anche una grande occasione di sviluppo e di lavoro qualificato, e può offrire l’opportunità di attrarre contributi culturali nazionali e internazionali e nuovi investimenti.
Grazie al lavoro svolto in questi ultimi anni dai musei provinciali, alla presenza del Parco Internazionale delle sculture e a quella del teatro Politeama e alle potenzialità, purtroppo inespresse, del complesso San Giovanni, la città può coltivare ambizioni importanti ed ambire a ritagliarsi un ruolo di primo piano in ambito culturale.
Oggi le strutture citate procedono a velocità diverse e prive non soltanto di un disegno comune, ma anche di qualsivoglia dialogo anche occasionale.
Viceversa, se è opportuno avviare una sinergia e una complementarietà tra le strutture citate (Marca e Parco Internazionale delle Sculture) e quelle di competenza comunale, è necessario e imprescindibile creare un collegamento stabile e virtuoso e una sinergia operativa tra le attività del Complesso Monumentale del San Giovanni, quelle del teatro Politeama e di tutte le strutture di proprietà della città di Catanzaro.
Il San Giovanni, stravolto da una gestione disarticolata ed estemporanea e privo oggi di una identità propria, deve ricercare una sua via, una linea che lo posizioni inequivocabilmente nel panorama espositivo. Si può pensare ad una destinazione artistica, ospitando esposizioni ed eventi riferiti all’arte classica e moderna, che spazi dunque con mostre di qualità che arrivino alle soglie della contemporaneità, o accogliendo, ad esempio, esposizioni rivolte alla scienza, alla storia, alla tecnica e alle nuove tecnologie. In ogni caso un museo concepito sotto la guida ferma di una direzione competente e rigorosa, con una linea espositiva chiara e inequivoca, ed evitando ogni promiscuità che continui a privare il San Giovanni di una precisa identità, elemento essenziale per la credibilità e il futuro di questa importante struttura.
Il teatro Politeama, superata la fase di avvio, deve pensare anch’esso a una identità più marcata, nel solco di una direzione artistica stabile e a un programma che rifugga quanto più possibile dall’estemporaneità. Anche in questo caso la costruzione di una identità propria è un elemento essenziale per superare i limiti del teatro come contenitore di eventi ed aprire la strada ad un ruolo più importante e ambizioso, con una struttura capace di lavorare con il territorio e di proporre ovunque le sue produzioni.
A proposito di teatro un altro impegno preciso riguarda il Masciari, tristemente da anni abbandonato al suo destino e alla passione di pochi volenterosi cui spetta il merito della sopravvivenza di una struttura storica per la nostra città. Il recupero del Masciari è urgente e necessario. Poi occorrerà un programma preciso di rilancio, un sostegno per le prime attività e l’avviamento di una sinergia con il Politeama, conferendo a ciascuna struttura ruoli e prospettive ovviamente diverse eppure complementari.
E a proposito di spettacoli non si può tacere del rilancio dell’Arena Magna Grecia, unica area per spettacoli presente nel centro sud, danneggiata negli ultimi anni da una gestione scellerata. Anche in questo caso bisogna pensare a un recupero della struttura, che può rappresentare per la città e il suo circondario, ma soprattutto per il quartiere di Lido, un’opportunità davvero imperdibile sia dal punto di vista culturale e di spettacolo, che da quello economico per le grandi masse che è in grado di attrarre.
Discorso a parte merita l’Accademia di Belle Arti, da ben quarant’anni presente in città e mai accolta e valorizzata per quelle che sono le sue enormi potenzialità. In una città della cultura, quale Catanzaro ambisce ad essere, l’Accademia è una risorsa da non perdere e, risolto il problema di una sistemazione stabile, dovrà giocare un ruolo attivo avviando collaborazioni e sinergie tanto con il museo che con i teatri.
Tra le attività culturali un ruolo determinante è attribuito all’istruzione e alla formazione, il primo dei quali è relativo all’Università “Magna Graecia”, cui spetta il ruolo di formazione per eccellenza.
[…]
Per valorizzare la storia antica ed importante della città, si potrebbe realizzare e ospitare in locali idonei un Museo Civico, nel quale esporre anche i numerosi reperti archeologici rinvenuti nel territorio cittadino, ultimi in ordine di tempo quelli provenienti dalla valle del Corace, oggi allocati temporaneamente fuori città.
Va infine rilevato come nella nostra città sia intensa l’attività privata di associazioni e cooperative in ambito teatrale e musicale. Un patrimonio di energia ed entusiasmo, dal quale attingere idee ed opinioni, che merita di essere sostenuto e incentivato.”

Anna_Chiara_Altieri

2011-05-05T00:00:00




Tag: #SpecialeElezioni (25), Calabria (26)


Scrivi un commento