Tra radio, zoom e teatro, la serialità

A Torino le cinque puntate di Radio International con la regia di Beppe Rosso

Pubblicato il 22/10/2020 / di / ateatro n. 174

Google Maps segna 900 metri dall’opificio all’aria aperta del divertimento torinese. A pochi minuti dal quadrilatero della movida, non lontano dalla città nella città rappresentata dall’Ospedale del Cottolengo, a San Pietro in Vincoli c’è la sede di Zona Teatro: una delle tre compagnie residenti nell’ex cimitero parrocchiale del quartiere Aurora, che si caratterizza per il sostegno alla drammaturgia contemporanea e consorziata con Teatro Bellarte e Cubo Teatro nell’organizzare un festival altamente curioso come Fertili Terreni.

Radio International: Barbara Mazzi

Oggi l’Aurora, che ruota attorno al mercato di Porta Palazzo, è uno dei quartieri multietnici della città sabauda, considerati periferici e a rischio di degrado nonostante la vicinanza al centro.
In questo luogo per molti versi misterioso e carico di storia e storie, grandi e minime, è accaduto un piccolo miracolo, dopo i mesi di chiusura dovuti al lockdown e visto lo stato di crisi dello spettacolo e del teatro in Italia. E’ accaduto con la messa a punto di una stagione condivisa, dal sintomatico titolo “Re-Play”. Il debutto si è avuto agli inizi di ottobre con la prima delle cinque puntate previste (l’ultima si avrà a fine mese) della serie teatrale Radio International, azione collettiva elaborata e provata da Beppe Rosso, curatore anche della regia, e Hamid Zirad, con la collaborazione di Thea Dellavalle, un progetto iniziato durante il tempo sospeso di questa primavera.

Radio International

Lo spettacolo è ambientato all’interno di una stazione radiofonica in crisi. L’emorragia di ascolti fa il paio con la volontà di uno degli sponsor di ritirarsi dall’impresa e con le caotiche dinamiche di chi vi lavora. Si ragiona sulla possibilità di giocare eticamente con le notizie, spostando sempre più in basso l’asticella. La responsabilità morale non va di pari passo con le pulsioni più grevi della pancia degli ascoltatori: gli scontri sempre più aperti tra due redattori, sentimentalmente naufraghi da una storia nata storta e andata peggio, si riverberano sull’andamento delle trasmissioni: l’approfondimento non si coniuga con l’intrattenimento. Solo attraverso una serie di colpi di scena, centrati sulla scomparsa di una bambina siriana, si produrrà, grazie anche all’improvvisazione “on air” di uno stagista, un inedito circuito virtuoso che riuscirà a calamitare nuovamente l’attenzione del pubblico.
I quattro attori in scena, Adriano Antonucci, Lorenzo Bartoli, Francesco Gargiulo e Barbara Mazzi, compartecipi delle tessiture drammaturgiche della pièce, hanno mostrato una straordinaria e quasi abitudinaria immedesimazione con i personaggi della storia.

Beppe Rosso: provare uno spettacolo online

«Le prove della nuova produzione Radio International erano iniziate nella prima settimana di marzo. Incappati nel lockdown, ci siamo chiesti che si poteva fare per non perdere la buona energia che avevamo trovato nei primi e soli 4 giorni di prova in teatro, quale pratica adottare? Dopo un primo momento di smarrimento, abbiamo deciso di continuare le prove attraverso la piattaforma zoom. Il progetto prevedeva di individuare una struttura drammatica attraverso i testi e le improvvisazioni degli attori; una scrittura scenica insomma. Fortunatamente l’allestimento è ambientato in uno studio radiofonico e quindi non così distante dalla piattaforma scelta. Poco alla volta abbiamo individuato un metodo, sempre più raffinato, che ha permesso agli attori di improvvisare e man mano di andare a costruire il testo e le situazioni. Insomma siamo riusciti a costruire un terreno di gioco comune. Abbiamo individuato alcuni format e modalità che permettessero di improvvisare, ripetere ed arricchire il testo e le situazioni. In quei tre mesi di prove ci siamo appassionati e divertiti, ognuno nel proprio campo di azione e abbiamo prodotto così tanto materiale interessante che si è deciso di fare una produzione seriale con 5 puntate dal vivo. Sarà un esperimento per capire quanto il format della serialità possa essere adottato e seguito dallo spettatore in teatro».
Beppe Rosso

Radio International: PAD ovvero prove a distanza

Radio International
testi: Beppe Rosso Hamid Ziarati
regia: Beppe Rosso
con Adriano Antonucci, Lorenzo Bartoli, Francesco Gargiulo, Barbara Mazzi
interventi visivi e sonori: Lucio Diana e Massimiliano Bressan
produzione:Acti Teatri Indipendenti
Torino, San Pietro in Vincoli/Zona Teatro dall’1 al 31 ottobre 2020

https://www.fertiliterreniteatro.com/evento/radio-international-1/2020-10-01/




Tag: coronavirus (99), FertiliTerreni (2), radioteatro (3), serialità (4)