Godot in chatroom

Il Desktop Theater

Pubblicato il 25/09/2001 / di / ateatro n. 020

Per i fanatici del tecnoteatro, il nuovo numero di “TDR” (T171, Fall 2001) Adriene Jenik, una delle due creatrici (con Lisa Brenneis) del Desktop Theater ricostruisce in dettaglio una delle esperienze pionieristiche del settore.
In uno dei primi esperimenti, waitingforgodot.com Jenik e Brenneis hanno adattato il testo di Samuel Beckett per una chat room e l’hanno per così dire “recitato” (cfr. l’articolo di Scott Rosenberg su “Salon”, in inglese). In altri casi hanno ideato e rappresentato vere e proprie pièce, in particolare Santaman’s Harvest, sui cibi geneticamente modificati. Il lavoro sul Desktop Theatre ha aperto nelle due sperimentatrici una serie di questioni insieme pratiche e teoriche:
– Che cosa costituisce il teatro?
– Come è possibile esprimere il dramma in assenza di corpi, di voce e di spazio condiviso?
– È possibile attrarre la curiosità e mantenere viva l’attenzione con la parola poetica e i cambiamenti dell’espressione o il gesto in uno spazio attraversato da continue distrazioni?
– In questo forum, si creano nuovi linguaggi?
– È possibile utilizzare il teatro per comprendere la trasformazione della consapevolezza e della comunicazione determinata dalla rete?

Oliviero_Ponte_di_Pino




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