SPECIALE ELEZIONI Reggio Calabria: investimenti o fare sistema?

Le "cose fatte" del centro-destra e il nuovo progetto del centro-sinistra

Pubblicato il 05/05/2011 / di / ateatro n. 134

Reggio Calabria è stata amministrata per otto anni da una giunta guidata Giuseppe Scopelliti, ritiratosi dalla carica di sindaco nel maggio del 2010 perché divenuto Governatore della Calabria per il PdL (di cui è anche coordinatore regionale). Da allora sindaco facente funzioni è Giuseppe Raffa. Scopelliti –- secondo alcuni sondaggi -– è stato uno degli amministratori con il più alto indice di gradimento, eletto con percentuali di consenso molto alte (per il suo secondo mandato da sindaco ha raggiunto il 70% dei voti): la città viene perciò un lungo periodo di amministrazione di un centro-destra che pare essersi radicato profondamente nell’opinione pubblica cittadina e che sarà probabilmente molto difficile da rovesciare.
La posizione dei due candidati principali alla corsa per la poltrona di sindaco sui temi di nostro interesse sembra impostarsi in maniera piuttosto differente.
Demetrio Arena, per il centro-destra, si fa forte degli investimenti effettuati dalla giunta uscente, in particolare per quanto riguarda musei e poli espositivi (in primis la ristrutturazione del Museo Nazionale), per il resto si limita ad accennare alla costruzione di un “sistema teatrale” sul territorio a partire dal Teatro Cilea, e alla volontà di coinvolgere e coordinare associazioni e operatori del territorio.
Massimo Canale invece – candidato per il centro-sinistra – ha presentato un lunghissimo ed articolato programma elettorale, in cui anche alla cultura è dedicato ampio spazio (suddiviso nelle principali aree di interesse): diremmo anzi che si tratta della più corposa proposta tra quelle lette nei programmi dei vari schieramenti delle diverse città esaminate.
La premessa al programma è quella di aver raccolto il frutto dell’ascolto delle sollecitazioni e delle proposte venute direttamente dalla società civile: il testo riporta infatti molti dei punti critici (ad es. l’istituzione della Fondazione Fracesco Cilea mai davvero avviata o altre opere finanziate ma non realizzate o non terminate) e molte suggestioni interessanti che toccano svariate questioni sia nel campo dell’arte che in quello del teatro e della musica (i criteri di finanziamento e l’istituzione di Commissioni tecnico-artistiche, l’esigenza di “fare sistema”, la valorizzazione di spazi e luoghi cruciali della città, il teatro amatoriale, il potenziamento dei servizi, il sostegno ai giovani artisti, la funzione educativa dell’arte e così via). L’impressione che se ne ricava però – al di là delle grandi ambizioni e di un’idea sicuramente forte dello sviluppo culturale della città – è quella di un eccesso di idee e proposte che forse andrebbero sistematizzate secondo uno schema di priorità e una più forte consapevolezza delle soluzioni da attuare.

Dal Programma Sintetico presentato dal Candidato Sindaco per il centro-destra Demetrio Arena
http://www.demetrioarena.it/programma.asp

Arte e cultura, un patrimonio da valorizzare
Grazie agli investimenti effettuati, Reggio si è dotata di un circuito museale ed espositivo di grande prestigio: la Pinacoteca Comunale, Villa Genoese-Zerbi, il Castello Aragonese. La ristrutturazione del Museo Nazionale, che sarà ultimata a breve, consoliderà l’offerta artistico-culturale della città creando un’importante opportunità da sfruttare soprattutto in termini di visibilità in Italia e all’estero. Intensificheremo il rapporto di collaborazione tra il Comune e la Soprintendenza con l’obiettivo di promuovere il nuovo Museo Nazionale nell’ambito di una strategia globale tesa a sviluppare l’offerta culturale ed artistica reggina in modo da creare un grande polo d’interesse storico, artistico ed archeologico.
Daremo vita a sinergie con i più grandi musei italiani e mondiali per attuare una politica di scambi espositivi che permetta di ospitare eventi di rilevanza internazionale.
Costituiremo un circuito teatrale cittadino che dal Cilea si estenderà all’intero territorio ampliando così gli spazi e l’offerta per rappresentazioni ed attività artistico-formative.
Sosterremo le associazioni operanti sul territorio nel campo del teatro, della cultura, dell’arte, rendendole attivamente partecipi alle iniziative programmate dall’Amministrazione Comunale anche tramite il loro coinvolgimento nella gestione degli spazi teatrali ed attraverso l’istituzione di un forum permanente degli operatori al quale sarà delegata la formulazione di proposte per la migliore valorizzazione delle realtà locali.
Completeremo gli interventi di recupero dei siti archeologici di maggior pregio, come ad esempio gli scavi di Piazza Italia, per creare un museo archeologico a “cielo aperto” nel cuore del centro cittadino.
L’arte e la cultura devono essere strumenti di crescita non solo sociale ma anche economica per la nostra città.

Dal programma elettorale di Massimo Canale, candidato sindaco per il centro-sinistra

Estratto dal Manifesto Programmatico
http://www.massimocanale.it/il-mio-programma

Abbiamo elaborato le proposte programmatiche ascoltando non solo le opinioni di addetti ai lavori ma ponendoci come obiettivo primario la partecipazione e la condivisione popolare: abbiamo recepito le idee di semplici cittadini, raccolto centinaia di proposte sui più svariati temi, abbiamo registrato il malessere e il disagio della gente che ripone nella mia candidatura la speranza di una Città che sia culla di futuro, moderna, dinamica, lontana da progetti effimeri.
[…]

Reggio Città d’Arte
http://www.massimocanale.it/2011/01/25/reggio-calabria-citta-d-arte
L’Arte rappresenta uno straordinario strumento di evoluzione culturale, sociale e intellettivo per una comunità e ha costituito, da sempre, un eccezionale linguaggio espressivo dell’uomo, un bisogno da soddisfare. Fare Arte significa intraprendere una coraggiosa ricerca perché anche il talento più brillante va continuamente nutrito. Vogliamo una Reggio culla di una nuova sensibilità artistica, memore di una storia millenaria e sempre aperta a nuovi impulsi culturali; vogliamo una Città che possa essere sintesi tra storia e futuro, tra studio e ricerca continua, profondamente attraente ai visitatori per le proprie potenzialità artistiche e che promuova le proprie risorse verso l’esterno, in uno scambio continuo di esperienze e tradizioni. Vogliamo una Reggio attenta ai propri Artisti, qualsiasi Arte essi producano, che sappia riconoscere e valorizzare, fuori da logiche provinciali, i migliori talenti, sappia curarli, farli crescere e allo stesso tempo esigiamo che l’offerta artistica di questa Città sia coerente, creando il giusto legame tra la nostra storia e il contemporaneo, sia di alta qualità e realmente attraente. Vogliamo tracciare il nuovo profilo di una Reggio Città d’Arte padrona di una propria identità culturale, punta di diamante del Mediterraneo e porta di scambio tra Nord e Sud del mondo.
La valutazione e la scelta degli eventi artistici da promuovere incontrano spesso alcune difficoltà legate alla mancanza di una formazione specialistica da parte delle figure istituzionali preposte; eppure è fondamentale compiere un discernimento di qualità per scegliere oculatamente eccellenze e talenti reali. L’istituzione di una Commissione Tecnica Artistica, formata da addetti ai lavori e esperti del settore accreditati, potrà servire a fornire indicazioni valide per la selezione del cartello artistico cittadino, prediligendo gli Artisti locali (istituendo, ad esempio, una mappa degli Artisti) e pur sempre mantenendo alti standard qualitativi di riferimento, originalità e singolarità della proposta artistica. Ciò consentirebbe da un lato il giusto impiego delle risorse pubbliche destinate al settore dell’Arte, evitando dispendio di risorse per scarsi prodotti artistici, dall’altro di accrescere la credibilità e la riconoscibilità dell’offerta artistica reggina, permettendo agli Artisti di ascendere al piano nazionale e internazionale, forti di un background di qualità.
Particolare attenzione va riservata ai giovani Artisti, uno strumento potrebbe essere l’adesione del Comune di Reggio Calabria al Gai, l’Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani, un organismo che raccoglie ad oggi decine di Amministrazioni locali allo scopo di sostenere la creatività giovanile attraverso iniziative di formazione, promozione e ricerca. Ed è proprio la formazione uno degli aspetti da non trascurare, è necessario innescare circuiti virtuosi con le agenzie formative di riferimento (scuole, Università, Accademia delle Belle Arti) e individuare il giusto collante tra mondo dell’Arte e spazi urbani. Gli Artisti devono essere i protagonisti di una rivoluzione all’insegna della bellezza, restituendo dignità all’Arte stessa e a luoghi che sono stati traditi, sviliti, svuotati del loro reale significato.
E’ necessario riconsegnare alla nostra Città spazi che ad oggi sono stati negati o pensati per usi marginali o con risultati non sempre soddisfacenti. Basti pensare a Villa Zerbi, il Lungomare, il Corso Garibaldi, gli spazi teatrali o anche ad altri luoghi come le caratteristiche scalinate, gli spazi pubblici istituzionali come quelli di Palazzo San Giorgio, le piazze, l’ex Mattatoio, i Fortini di Pentimele e tanto altro ancora. Reggio gode di innumerevoli luoghi che possono essere destinati ad ospitare mostre e laboratori, spesso luoghi dismessi o dimenticati a volte luoghi abusati, trasformati in contenitori senza criterio.
E’ necessario costruire un sistema culturale, con una programmazione artistica di lungo periodo e ad ampio raggio, che metta in relazione Artisti locali e stranieri, ne faciliti gli incontri, gli scambi e le contaminazioni culturali, in un processo quasi osmotico, una rete, che possa nutrire l’Arte locale di sensibilità differenti. Ciò potrebbe realizzarsi creando una vera e propria struttura o mettendo su una sorta di Cittadella dell’Arte, un luogo che offra stimoli e all’interno del quale si possa costruire una rete di personalità artistiche che entrino a contatto l’una con l’altra, puntando all’aumento della vivacità intellettuale e offrendo strumenti e risorse per chi pratica qualsiasi forma artistica.
L’offerta artistica generale della Città potrà essere supportata e promossa grazie all’istituzione di una Fondazione che si occupi della valorizzazione dell’Arte in Città. La Fondazione incoraggerebbe la partecipazione anche dei privati, potrebbe costituire e gestire spazi museali, promuovendo al contempo partnership con altre Città o realtà artistiche, curare l’approfondimento e la promozione delle Arti e della cultura, anche attraverso l’organizzazione congiunta di eventi artistici di eccellenza.
Reggio gode già di un’innata bellezza naturale, ma comprendere la bellezza è una questione anche di educazione non solo di sensibilità. Restituendo un ruolo protagonista all’Arte, possiamo puntare a una Città fortemente estetica, dove la poesia sia nei luoghi, dove il passato possa incontrarsi con il presente, riconsegnando un volto bello e gentile a una Reggio Calabria Città D’Arte senza tempo.

Protagonisti di una nuova stagione: il teatro in Città
http://www.massimocanale.it/2011/02/28/protagonisti-di-una-nuova-stagione-il-teatro-in-citta
Abbiamo avuto modo di incontrare e conoscere la fitta realtà teatrale presente in Città, le tante compagnie, i tanti attori reggini che calcano palchi anche stranieri, la fantasiosa originalità di registi e sceneggiatori nostrani, tra teatro sperimentale e teatro popolare. E’ una realtà artistica composita e variegata quella del teatro in città. Vogliamo una Reggio che sappia valorizzare tutto questo potenziale culturale e che possa consentire al teatro di esprimersi al meglio offrendo ai reggini e ai visitatori un’offerta differenziata, di qualità, interessante e attraente. Tanti sono gli spazi teatrali in Città, alcuni storici e tradizionali come il Teatro Cilea e il Teatro Siracusa, altri luoghi importanti come l’Arena dello Stretto o l’Arena Lido (ancora in via di completamento), altri ancora sorti grazie all’iniziativa privata di compagnie teatrali, registi, attori e tecnici.
Con una delibera del 2004 il Consiglio Comunale approvava lo statuto per l’istituzione della Fondazione “Francesco Cilea” con il compito di gestire i teatri e i centri di cultura cittadini, individuando la partecipazione di soggetti pubblici e privati. Ad oggi la Fondazione non è mai stata avviata, tuttavia, da più parti, ci si è chiesti se sia questa la strada migliore da perseguire. Bisognerà quindi valutare la validità delle scelta e in caso pensare a una differenziazione tra la gestione del Teatro Comunale “Cilea” dalle altre strutture teatrali, pensando a un ruolo differente per lo stesso Teatro “Cilea” e riservando agli altri spazi teatrali margini di autonomia rendendo protagoniste le compagnie reggine.
Il Teatro Comunale “Francesco Cilea” ha vissuto in questi anni gestioni artistiche differenti, spesso non del tutto soddisfacenti. Siamo dell’idea che il Teatro Comunale debba essere un luogo vivo, uno spazio sociale aperto, con una programmazione differenziata, valutando seriamente l’opzione di poterlo trasformare in un teatro stabile con una propria produzione, creando un legame forte con il territorio, con le compagnie cittadine e con le agenzie formative reggine. La direzione artistica del Teatro Comunale deve essere affidata in base a competenze specifiche e a caratteristiche di qualità, evitando gestioni dispendiose e conflitti di interesse. Anche il Teatro Siracusa è una delle più antiche e storiche strutture teatrali della Città e meriterebbe di entrare di diritto a far parte del nostro patrimonio di offerte culturali. Al momento non c’è alcuna certezza sul destino dell’importante struttura che si è contraddistinta nel corso delle stagioni per un’offerta culturale variegata e di livello. Le esperienze delle passate stagioni, indirizzate alla comunità che ruota intorno all’Ateneo reggino e aperte al più ampio pubblico, hanno rappresentato un momento importante di vivacità culturale. Per questo, è necessario che questo piccolo e elegante Teatro apra nuovamente il sipario e venga riconsegnato ai reggini.
Di pari passo è necessario verificare e sbloccare la situazione di strutture progettate, deliberate con somme stanziate e mai avviate (come il Teatro di Pellaro) così come di quelle i cui lavori sono partiti ma non sono mai terminati (come il Teatro di Gallico o l’Arena Lido). La definizione di nuovi spazi teatrali cittadini consentirebbe di incrementare notevolmente l’offerta teatrale e di incentivare anche il teatro amatoriale, così presente e particolarmente aggregante e spesso di qualità. E ancora, è fondamentale procedere alla valorizzazione teatrale di luoghi importanti come il parco della Rotonda, lo spazio che sorge presso la tomba ellenistica di via Tripepi e l’Arena dello Stretto prevedendo stagioni teatrali estive all’aperto.
Una delle richieste che è venuta da più parti è quella di fornire più servizi di qualità: dalla fornitura di attrezzature, alla promozione pubblicitaria, agli spazi sperimentali per i laboratori. Mai più contributi a pioggia alle associazioni, ma con criteri di evidenza pubblica e secondo una precisa opzione artistica.
Oggi, il tema dell’indipendenza del teatro deve fare i conti con i più recenti snodi storici e politici che ne hanno condizionato l’evoluzione: come quello delle sovvenzioni pubbliche, fra sostegno di nuovi fermenti e rischio dell’assistenzialismo e del controllo politico. E’ necessario un filtro tra indirizzi politici e scelte artistiche di programmazione, al fine di garantire un’offerta indipendente da ingerenze politiche e di alta qualità. Questo filtro può concretizzarsi nell’istituzione di una Commissione Artistica composta da esperti del settore scelti in base a criteri di competenza (istituzione già suggerita anche nel settore dell’Arte e della Musica). La Commissione garantirebbe di valutare le proposte con la dovuta professionalità.
Il teatro reggino va, quindi, messo a sistema. La promozione dell’offerta artistica deve essere ottimale: istituendo un Ufficio Stampa organico e funzionale, fornendo un’immagine dinamica e interessante, promuovendo nel migliore dei modi le campagne abbonamenti, favorendo la partecipazione dei giovani e degli studenti di scuole e università con abbonamenti vantaggiosi. E’ necessario aprire il Teatro anche alle scuole, ragionando una stagione calibrata per un pubblico giovane, educando le nuove generazioni ad avere un naturale approccio all’arte teatrale. Riconosciamo, inoltre, l’aspetto educativo del teatro e immaginiamo sinergie proficue con le scuole cittadine al fine di favorire laboratori e percorsi formativi con l’obiettivo di accrescere la maturità artistica sia di chi il teatro lo fa sia degli spettatori, ma anche di attivare momenti di apprendimento, presa di coscienza e socializzazione.
E’ necessario incentivare la formazione delle figure professionali necessarie al Teatro, mettendo in relazione le principali agenzie formative della Città, dal Conservatorio all’Accademia di Belle Arti, e promuovendo scambi con le realtà teatrali di altre Città.
Siamo certi che attorno al mondo del Teatro possano innescarsi i meccanismi necessari per creare un sistema dinamico e fruttuoso, una vera e propria economia virtuosa che ridia slancio vitale al settore artistico teatrale, che sia motivo di crescita culturale per la città tutta e che renda gli artisti reggini protagonisti di una nuova stagione.

Reggio, tutta un’altra musica. Dichiarazioni programmatiche di Massimo Canale
http://www.massimocanale.it/2010/12/09/reggio-tutta-unaltra-musica-dichiarazioni-programmatiche-di-massimo-canale
Daniel Barenboim, pianista notevole di fama internazionale, dice: “In musica, come nella vita, possiamo parlare davvero solo delle nostre reazioni e delle nostre percezioni. E se provo a parlare della musica, è perché l’impossibile mi ha sempre attratto più del difficile.” E’ la sfida che abbiamo lanciato nelle scorse settimane con il Forum degli Artisti della Musica. Sembrava impossibile, eppure ci siamo riusciti. Questo documento riprende le principali proposte emerse dal Forum o pervenute tramite i canali di comunicazione telematica del Comitato Promotore (social network, sito internet, email).
Sembrava impossibile mettere a confronto gli spaccati artistici musicali presenti nella nostra Città, ascoltarli uno ad uno, dialogando con tutti loro e facendo sì che loro stessi potessero ritrovarsi in un forum libero e propositivo. Abbiamo ascoltato le difficoltà di ognuno e abbiamo provato, insieme, a cercare soluzioni efficaci e realizzabili per consentire a chi fa musica a Reggio di poterlo fare al meglio.
Lo abbiamo fatto perché siamo convinti che la musica rappresenti una grande opportunità per rivitalizzare e arricchire culturalmente la nostra Città; la musica è aggregazione, incontro, scambio di esperienze e idee. Sappiamo che Reggio gode di un panorama fitto e articolato di artisti della musica: un mondo affascinante e di alta qualità che negli anni ha espresso il proprio valore artistico coltivando un pubblico attento e sensibile e spesso ascendendo al panorama musicale nazionale e internazionale.
Per la nostra Città abbiamo in mente un’offerta culturale differente da quella alla quale abbiamo assistito in questi anni, al contempo è necessario andare incontro alle esigenze dei nostri artisti che chiedono spazi adeguati, la possibilità di esibirsi, di organizzare eventi, di poter crescere artisticamente.
La strada, ad esempio, può essere intesa come un teatro fatto di spazi non convenzionali e può essere luogo di azione di artisti che tentano, al di fuori di manifestazioni organizzate, “l’emozionante e difficile prova di trovare un pubblico che non ha ancora deciso di diventare tale”. Il musicista girovago è un artista completo perché riesce a comunicare emozioni ed incantare il pubblico senza l’ausilio di potenti impianti audio, palchi o strumentazioni particolari. Centinaia di Città, grandi e piccole, in Italia e nel resto del mondo hanno scelto di incentivare e valorizzare questa particolare attività, riconoscendola come una forma d’arte a tutti gli effetti, in grado di vivacizzare e diversificare l’offerta culturale della città e, potenzialmente, incrementarne l’attrattività turistica. Per incentivare e valorizzare la musica di strada sono necessarie semplici norme comunali che regolamentino, ad esempio, la durata delle esibizioni, l’impatto sonoro e che identifichino spazi riservati e idonei alle rappresentazioni. Reggio Calabria, grazie al suo clima invidiabile e alla presenza di spazi pubblici inseriti in contesti di particolare qualità scenografica (il Lungomare o il Corso Garibaldi), potrebbe rappresentare uno dei luoghi più idonei per apprezzare l’offerta culturale proveniente dai buskers di tutta Europa e, considerando la sua posizione strategica nel cuore del Mediterraneo, potrebbe finanziare con investimenti veramente ridotti e seguendo l’esempio di città come Ferrara, un proprio Festival delle arti di strada.
Le rassegne musicali tematiche, dal rock al jazz, dal blues alla musica popolare, possono avere il gran pregio di valorizzare e soddisfare le inclinazioni e i gusti musicali di molti musicisti e appassionati estimatori di diversi generi musicali. L’organizzazione di tali eventi è comunque già presente in città, pur se in forma poco evidente, grazie all’iniziativa personale di privati che con passione, sacrifici e a volte ridotti mezzi (economici e organizzativi) riescono a rispondere alle aspettative del pubblico. La futura Amministrazione Comunale dovrà dare un apporto sostanziale alle attività che sono già in corso e contribuire a dar corpo alle idee che ancora non riescono a vedere la luce.
Le rassegne aprendosi a realtà musicali diverse, che in genere hanno anche costi più contenuti rispetto a quelle della musica pop internazionale, permettono la fidelizzazione di un pubblico che, aumentando di stagione in stagione, diventa più consapevole ed esigente; accrescono la visibilità della città nel panorama artistico nazionale, con la possibilità di attirare l’attenzione di sponsor eccellenti, come già avviene per le piazze artistiche musicali più importanti d’Italia. Inoltre possono rendere possibile il confronto tra gli artisti locali e internazionali grazie all’organizzazione di seminari tenuti da questi ultimi promuovendo le esibizioni dei gruppi cittadini al fianco degli artisti invitati come “gruppi spalla”.
La città offre stupende location per ospitare concerti più o meno grandi e può anche usufruire di spazi alternativi al solito Lungomare. Si può pensare, ad esempio, di creare un vero e proprio circuito di locali, pub, wine shop, librerie, piccoli ristoranti, in cui concentrare le esibizioni che richiedono una amplificazione ridotta o concerti prettamente acustici. Così facendo si diversifica il modo di fruire dell’offerta musicale, con benefici sia per i gestori delle attività che aderiscono a cosiddetti “mini-festival” che per i musicisti la cui performance esige spazi più raccolti e a contatto più diretto con il pubblico.
La valutazione e la scelta degli eventi musicali da promuovere incontra spesso alcune difficoltà legate alla mancanza di una formazione specialistica in merito da parte delle figure istituzionali preposte.
Da qui nasce l’idea di affiancare nelle scelte per l’offerta musicale cittadina una Commissione Tecnica Artistica, formata da musicisti accreditati in diversi generi musicali, che possa fornire indicazioni valide per la selezione di artisti e progetti musicali. Un altro settore, non meno importante, in cui ci si può avvalere dei consigli della Commissione è quello della realizzazione puramente “tecnica” dell’evento: amplificazione, palco, strumentazione, scelta dello spazio adeguato al tipo di spettacolo. Ciò potrà consentire di avere una chiara idea di cosa serve per un evento musicale e come utilizzare ciò che serve, riducendo gli sprechi e senza accettare a scatola chiusa i “consigli” di chi deve fornire le attrezzature. Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal fatto che le scelte sarebbero discusse in totale trasparenza dai vari componenti della Commissione Tecnica Artistica evitando quindi di favorire “questo” o “quell’artista” per motivi puramente personali. A meno che non si debba organizzare un evento particolarmente imponente, generalmente la strumentazione necessaria ad un concerto risponde a requisiti standard. Il Comune potrebbe pensare di acquistare questa strumentazione (palco, amplificazione, effetti luce standard) evitando così di pagarne ogni volta l’affitto e andare a spendere così molto di più rispetto alla prima ipotesi.
Uno dei problemi maggiormente avvertito dagli artisti locali è la mancanza di luoghi destinati alla musica.
Risulta allora di fondamentale importanza destinare degli spazi liberi e debitamente attrezzati, in cui gli artisti reggini possano aggregarsi e confrontare le proprie idee, esprimere la propria creatività, sperimentare nuovi linguaggi musicali e coltivare il “bisogno” di fare musica. Un luogo dove sia possibile esibirsi e presentare progetti discografici anche autoprodotti, o realizzare seminari, masterclass e concerti didattici. Strutture come l’Arena Lido e il Cipresseto, solo per citarne alcuni, potrebbero diventare un punto di riferimento per i gruppi o i singoli musicisti e fare in modo che le diverse realtà musicali presenti in città, anche quelle di “nicchia” possano godere di maggiore visibilità.
Una delle difficoltà che il musicista si trova più frequentemente ad affrontare risiede nel promuovere e distribuire tanto le sue performance dal vivo quanto i suoi prodotti discografici, sia all’interno della città che in provincia e sul territorio nazionale. L’istituzione di un’Agenzia Comunale di promozione degli Artisti Reggini potrebbe ovviare, almeno in parte, al problema. Basterebbe istituire un’associazione che comprenda singoli artisti e bands, i quali vi si possono iscrivere indicando il proprio genere musicale, il tipo di servizi che sono disposti ad offrire (live performance, realizzazioni di colonne sonore, disponibilità come session men, servizi di registrazione, arrangiamento, composizione) e il campo in cui desidererebbero trovare occasioni di lavoro, e fornendo curriculum aggiornabile, backline ed eventuali demo.
Tutto questo non può che essere l’inizio per lanciare una nuova idea di Città che sia culla di Cultura, che promuova e dia ampio respiro alle risorse preziose di cui siamo dotati, che possa proporre un’offerta culturale di qualità e che suoni tutta un’altra musica.

Anna_Chiara_Altieri

2011-05-05T00:00:00




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