#bp2013 Perché forse anche la Sicilia può cambiare

Il report delle Buone Pratiche del Teatro a Catania

Pubblicato il 27/01/2013 / di / ateatro n. #BP2013_Catania , 142

Per i più moderni, c’’è anche lo storify di #bp2013 a Catania curato dall’’ottimo Giulio Stumpo (e lì scoprite anche i credits delle foto…). (n.d.r.)

Il mitico Gallina-timer! (ma quest’anno abbiamo anche la clessidra…).

Sono approdate per la prima volta in Sicilia Le Buone Pratiche del Teatro, sabato 26 gennaio a Catania, organizzate da www.ateatro.it in collaborazione con Statale 114, Zo Centro Culture Contemporanee, Scenario Pubblico e LATITUDINI-Rete Siciliana di Drammaturgia Contemporanea.
Nei due spazi cittadini – Zo Centro Culture Contemporanee al mattino e Scenario Pubblico nel pomeriggio – si è svolta una giornata di confronto tra operatori culturali, rappresentanti dei media e delle istituzioni, sul tema “Verso Sud – Una nuova politica per la cultura: progettualità, merito, trasparenza”.
Nelle precedenti edizioni, le Buone Pratiche hanno toccato Milano, Mira (Venezia), Napoli, Bologna, Torino, Genova; la prossima edizione sarà centrata sul tema del Buon Governo del Teatro e si svolgerà a Firenze, il 9 febbraio 2013, dopo gli incontri preparatori di Ravenna (centrato sulla proiezione europea del nostro teatro, tenuto con successo il 18 gennaio) e Catania.
In preparazione dell’incontro fiorentino, i curatori Mimma Gallina, Oliviero Ponte di Pino e Anna Maria Monteverdi, aderendo alle sollecitazioni degli operatori siciliani, hanno ritenuto significativa una tappa nell’isola, che dal punto di vista dello spettacolo dal vivo ha visto negli ultimi anni lo sviluppo di esperienze assai interessanti sul fronte artistico, ma anche una serie di nuove iniziative sul versante organizzativo. Di recente, i risultati delle elezioni regionali hanno aperto prospettive di rinnovamento, anche sul versante delle politiche culturali.

Salvo Gennuso, Felicita Platania e Oiviero Ponte di Pino danno inizio ai lavori…

I numerosi interventi della intensa giornata hanno alternato argomenti attinenti da un lato le politiche di programmazione e delle risorse, dall’altro le variegate tematiche della nuova identità artistica siciliana.

Da sinistra: Fanny Bouquerel, Mimma Gallina (quella vera…) e Oliviero Ponte di Pino

Giulio Stumpo e Fanny Bouquerel hanno avviato una analisi critica, arricchita da informazioni statistiche, su spettacolo dal vivo e l’influenza della programmazione europea nelle politiche del teatro in Sicilia. Dario Tomasello ha introdotto, delineando i contorni della nuova Drammaturgia siciliana, mentre Filippa Ilardo e Salvatore Zinna hanno illustrato la riconosciuta esigenza degli operatori di collegarsi in rete. Vincenza Di Vita ha parlato di Spaesamenti e pupari. Il sentimento dell’Isola e i poeti performer, da Jolanda Insana a Emilio Isgrò; Gaspare Balsamo ha tratteggiato il tema del dialetto nel teatro siciliano.
Alfio Scuderi, Felicita Platania, Luca Mazzone e Daniele Zappalà hanno dato testimonianza del lavoro e delle difficoltà dei quattro principali centri culturali che si occupano in Sicilia di teatro contemporaneo: Nuovo Montevergini e Teatro Libero a Palermo, Centro Zo e Scenario Pubblico a Catania.

Il teatro è un istante che diventa storia: Neon alle Buone Pratiche.

Tante le testimonianze di “buone pratiche”: Piero Ristagno di Neon Teatro per il teatro delle diversità; Ivano Di Modica di Area Teatro di Augusta con l’impegno nelle tematiche sociali e nella lotta alle mafie; Emanuela Pistone con “Isolaquassud” che si occupa dell’incontro con le culture dell’Africa subsahariana. Fabio Navarra di Nave Argo, attiva a Caltagirone da vent’anni e da sette senza spazio teatrale stabile. Salvo Gennuso ha illustrato con Cristina Li Gioi il progetto di apertura al territorio del rinnovato Teatro Garibaldi di Avola.
Paolo Randazzo ha confermato l’attenzione dei critici a teatro e politica, “come un giardiniere nel deserto”.
Le ragioni dei comitati di occupazione del Teatro Garibaldi Aperto e del Teatro Coppola di Catania sono state espresse da Giuseppe Provinzano e Cristiano Nocera.

Pienone a Scenario Pubblico: chi riconosce Dario Tomasello e Anna Maria Monteverdi?

Gli indirizzi della nuova amministrazione regionale al comparto dello spettacolo dal vivo sono stati testimoniati dalla attiva partecipazione del dirigente generale dell’Assessorato regionale al Turismo e spettacolo. Il dottor Alessandro Rais si è confrontato in maniera intelligente e disponibile con le ragioni degli operatori intervenuti, ribadendo il definitivo abbandono della politica dei “grandi eventi” che hanno determinato il blocco dei fondi europei a causa di sperperi, determinando un drammatico svuotamento dei capitoli regionali. Ha manifestato la necessità di una oculata ed equa gestione delle risorse disponibili, condiviso le rappresentate esigenze di trasparenza volontà di concertazione con le reti delle diverse categorie. Apprezzata la rinnovata attenzione alle motivazioni “culturali” dell’intervento pubblico, abbandonando la semplicistica “promozione turistica” che scarsi risultati ha prodotto negli ultimi anni.

Saluti e appuntamento a Firenze dal social media team di #bp2013 Catania: Oliviero Ponte di Pino, Giulio Stumpo, Filippa Ilardo.

Silvio_Parito

2013-01-27T00:00:00




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