#BP2013 @ValoreCultura Un teatro ingessato

Abbassare gli oneri sociali per i giovani lavoratori dello spettacolo

Pubblicato il 30/10/2013 / di / ateatro n. #BP2013_ValoreCultura , 145

Decenni di conservazione politica hanno ingessato il teatro, garantendo un sistema di lobby e rendite di posizione storiche. La vacuità dei parametri di valutazione aziendale e qualitativa rende paradossale e forse anche incostituzionale una distribuzione/fotocopia del FUS, basata sul finanziamento dei disavanzi e sull’inquinamento della distribuzione, alterata da assegnazioni pubbliche che favoriscono queste o quelle baronie nei vari settori. Sembra una sorta di mercato delle vacche a cui garantire vitalizi che prescindono dalla autorevolezza creativa, dagli esiti e dalla necessità degli artisti di produrre ricerca e innovazione. C’è una parte crescente di giovani e meno giovani compagnie “irregolari” che nelle loro sperimentazioni, nelle modalità della creazione e nei processi culturali che promuovono sui territori, subiscono questa iniquità, non potendo né volendo corrispondere ai requisiti di questo sistema. Chiedo al Ministro se non pensa che, invece di protrarre una cultura anacronistica, basata sul rubacchiarsi quattro stracci di Stato (solo per pochi rendite d’oro), si dovrebbe investire la maggior parte delle risorse pubbliche sul sistema, eliminando o riducendo fortemente gli oneri sociali, specie per giovani attori e tecnici, defiscalizzando, abbattendo i costi della distribuzione, sostenendo le giovani compagnie, i progetti tematici, la promozione internazionale, i circuiti d’arte, magari dando priorità alla creazione che non ha mercati?

Alessandro_Garzella

2013-10-22T00:00:00




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