Evergreen Fest a Torino | Uno spazio libero, accogliente e amichevole

Il report per TourFest 2023

Pubblicato il 28/07/2023 / di / ateatro n. 193 | TourFest 2023

All’ombra dell’albero più antico di Torino

Da otto anni la compagnia Tedacà organizza Evergreen Fest nel Parco della Tesoriera, che circonda Villa Sartirana, in corso Francia 192 a Torino. La villa, restaurata tra il 2009 e il 2011, ospita oggi la Biblioteca Musicale “Andrea Della Corte”. Nel parco si trova l’albero più antico di Torino, un platano piantato più o meno nel 1715, come racconta Carlo Grande nel suo Torino verde. Gli alberi e la città (L’Arciere, 1992). Altri alberi, arbusti e fiori, pur provenendo spesso da lontano, qui si sono acclimatati, come la maestosa quercia rossa originaria dell’America nord orientale. L’organizzazione di Evergreen Fest si è impegnata in ogni anno a donare al Comune di Torino, dopo la conclusione del festival, un albero da piantare nel parco.

Sul prato – ph. Emanuele Basile

Vent’anni di Tedacà

Tedacà, acronimo di TEatro DAnza Canto, è nata nel 2002 per volontà di un attore, di una ballerina e di una cantante. Nel corso degli anni ha vinto numerosi premi e riconoscimenti, mantenendo sempre la propria essenza fatta di freschezza, satira, gentilezza, ironia e non prive di profondità, con una particolare attenzione ai temi di attualità. I membri fondatori sono Isabella Derosa, Simona Maggi, Simone Schinocca che è anche direttore artistico del festival.
L’Associazione Tedacà gestisce a Torino lo spazio bellARTE. La prima ospita laboratori di danza, musica, teatro e canto per tutte le età e coinvolge gli studenti in progetti di arte performativa e contemporanea.
La grande crescita del festival ha permesso di attirare ospiti nazionali: Neri per Caso, Cisco e Bandabardò., Daria Bignardi, Levante, Nina Zilli, Flo, Nada, Luca Mercalli Marina Rei, Paolo Benvegnù, Viola Valentino, Teresa de Sio, Eugenio Finardi, Paola Minaccioni, Arianna Scomegna, Ninni Bruschetta sono solo alcuni degli ospiti delle ultime edizioni.
L’ottava edizione di Evergreen Fest ha ospitato grandi nomi della musica e dello spettacolo tra cui Samuel, Statuto, Sud Sound System, Isabella Ragonese, Dario Vergassola, Mauro Pescio e Cettina Donato.

Tendone – ph. Emanuele Basile

Un festival attento alla sostenibilità ambientale

In questi otto anni Evergreen Fest ha instaurato un rapporto forte e consolidato con il territorio circostante: ormai gli abitanti del quartiere sono i primi sostenitori del festival.
Una durata di quasi due mesi durante l’estate – l’edizione del 2023 si è svolta tra il 2 giugno e il 23 luglio – consente una programmazione vasta e diversificata, e dà continuità al lavoro della compagnia durante la chiusura estiva del teatro. I primi a mettersi in gioco sono proprio i componenti della compagnia, che lavorano all’impianto audio e luci e in cucina, servendo ai tavoli e occupandosi dell’accoglienza.
Un elemento cardine è la dimensione green che interessa ogni aspetto del festival, dalla gestione della cucina alle risorse elettriche: l’impianto a luci led, i capanni costruiti con materiali ecosostenibili, l’impianto audio a basso impatto, lo smaltimento dei rifiuti, l’utilizzo di posate e bicchieri compostabili, i flyers stampati su carta riciclata e i gadget come le borracce con il solo logo del festival e quindi riutilizzabili a ogni edizione.
Il festival non è solo performance, ma anche un luogo di aggregazione sociale: lo spazio aperto dalla mattina dà la possibilità di usufruire dell’aula studio con wi-fi gratuito, e per tutto il resto della giornata è aperto e disponibile a chiunque voglia partecipare ai vari laboratori, incontri ed eventi che riempiono la programmazione pomeridiana.
Teatro, danza, musica e incontri sono il fulcro di una programmazione che quest’anno ha offerto 52 serate con oltre 300 artisti in scena. E’ tutto gratuito, con l’obiettivo non solo di proporre spettacoli, ma di creare un ambiente di aggregazione e di rispetto anche mediante il coinvolgimento delle associazioni e dei movimenti.

Poesie per la Dora – ph. Emanuele Basile

Dedicato agli “invisibili”

Poesie per la Dora è stato ideato dopo la chiusura di Era Aurora, in Lungo Dora Napoli. In quello spazio, Davide Bava gestiva un laboratorio di poesia. Il lavoro nasce dalla collaborazione tra lo stesso Davide Bava, Chiara De Cillis, MrBrown e Tito Sherpacon e Gibbo. Si basa sulla raccolta di testimonianze di realtà e persone ai margini della società, segnata da disperazione e tossicodipendenza, e in genere dalla fuga da un mondo che rigetta i deboli e li abbandona all’indifferenza dei passanti. L’obiettivo non è tanto quella di aprire gli occhi su una situazione che è già nota a tutti, e nemmeno di sensibilizzare o esorcizzare, bensì di dare voce a tutti coloro che vivono sotto il Ponte, agli “invisibili”.
Il lavoro unisce varie forme di espressione, dall’hip hop alla poesia, dal jazz al rap, utilizzando campionature di suoni differenti, che fanno da collante tra rap, hip hop e poesia, tre medium che sanno narrare il quotidiano, la normalità e l’umanità che si celano dietro il racconto di vite al limite, vissute fra droga, povertà e solitudine: vite di donne e uomini, con i loro sentimenti, fragilità e qualità. Le storie del Ponte della Dora fanno riflettere sulla realtà che ci circonda, ma anche su ciò che ognuno di noi si porta dentro. E ci ricordano che non dobbiamo lasciare mai nessuno dietro.
L’Evergreen Fest si presenta dunque come uno spazio profondamente libero, accogliente e amichevole, un luogo dove ci si sente parte di qualcosa e si viene accettati per quello che si è.




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